All'interno
del caratteristico borgo medioevale di Termoli ,dominato dal castello Svevo, si erge nel punto più altro sullo sfondo di una piccola piazza, la
cattedrale di San Basso.
Il suo fascino di edificio sacro medioevale di grande importanza è
nettamente rilevante nella angusta piazza stretta dalle costruzioni
circostanti.
La costruzione, così come è visibile oggi è la risultante di
una serie di fasi edilizie.
Le prime mura risalgono al 575 dc. e furono fondate sulle rovine di un Tempio
Romano dedicato a Castore e Polluce, allora la città faceva parte del ducato Longobardo di
Benevento. L'edificio religioso preesistente, di cui sono testimonianze
evidenti il giro delle tre absidi ed i mosaici triconomi (bianco rosso,
nero) allocate a 92 cm. sotto l'attuale pavimentazione della chiesa,
risalgono certamente ad un'epoca anteriore al 1000.
Sul presunto tempio pagano si sarebbero succedute tre costruzioni: la prima
attestata dai documenti e la seconda e la terza da inconfutabili tracce
monumentali.
E' ipotizzato
che nei secoli V° e VI°, vi fu la prima edificazione, periodo in cui è
fissato l'arrivo in Termoli delle reliquie di San Basso da Nizza.
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Facciata della Cattedrale di San Basso, Termoli.
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Termoli.
Cattedrale di San Basso.Interno:mosaico raffigurante animali fantastici. |
Nel corso del tempo
l'edificio
subì all'interno molte modifiche non ultima quella dovuta alla distruzione nei secoli XII° e XIII°, per essere riedificato nell'attuale configurazione.
Meno consistenti per fortuna sono state le
modifiche apportate alla facciata, che ancora conserva gran parte della
decorazione originaria. Particolarmente ricco è l'apparato decorativo della
parte inferiore della facciata che presenta una serie di arcate cieche
includenti bifore e il portale centrale. Sia le arcate che le bifore sono
costituite da elementi architettonici (ghiere e capitelli) ornati da motivi
vegetali e figurati. All'interno della prima bifora, a partire da sinistra,
inseriti nella parete di fondo, si conservano due altorilievi raffiguranti
l'Annunciazione, mentre alcuni resti di un'altra scena scolpita
rappresentante la Presentazione al Tempio sono presenti nella lunetta del
portale. Ai lati di quest'ultima compaiono inoltre
due mensole con iscrizioni lungo il bordo che originariamente sorreggevano
altrettanti gruppi scultorei, di cui sopravvive solo la statua di S.Basso.
Entrambe le iscrizioni, così come quella presente all'interno della lunetta
dell'ultima bifora, si riferiscono ai committenti del corredo scultoreo. Una
quarta iscrizione, ora assai mutila, situata nella parte inferiore della lunetta
del portale centrale recava probabilmente, secondo alcune fonti, il nome
dell'architetto della cattedrale, il termolese Alfano.
Sia la facciata che l'edificio sono attribuiti ad Alfano. Sui quattro
capitelli si legge un'iscrizione che attesta essere opera sua, ovvero "civis
termolitanus" e per altre opere si possono formulare solo ipotesi supponendo
che il cantiere sia rimasto aperto per un secolo circa, ed è giusto ritenere
che si sono succedute varie maestranze.
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Lunetta centrale
rappresentante la Presentazione al Tempio |
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Particolari della
facciata |
● Struttura della cattedrale |
La cattedrale
rispecchia in pieno lo stile romanico, con il tipico rosone centrale e le
nette caratteristiche che la rendono inequivocabile nello stile.
Le tre navate sono
divisi da pilastri cruciformi.
Il presbiterio si
eleva con un ampia scalinata centrale, l'ampiezza e la levatura rispetto
all'assembleare è stata una soluzione apportata solo negli anni '20 per
rendere accessibili la visita ai resti delle mura della costruzione che
precedette l'attuale cattedrale.
Se si
scende nella "cripta" dove si possono vedere le vecchie mura delle
costruzioni precedenti. Impropriamente dal nome datogli non vi furono
scoperte tombe.
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